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Questo è il sito personale ma non troppo... di  Daniele Ranocchia 
Cronologia generale I primi attacchi Le corazzate tascabili in azione o La battaglia del Rio de la Plata Il bilancio dei primi 4 mesi di guerra La guerra sottomarina - 1a Fase (gennaio - ottobre 1940) La guerra di corsa La guerra sottomarina - 2a Fase (novembre 1940 - dicembre 1941) Le incursioni delle grandi navi di linea tedesche La guerra sottomarina - 3a Fase (gennaio - luglio 1942) La ripresa della guerra di corsa La guerra sottomarina - 4a Fase (agosto - settembre 1942) La guerra sottomarina - 5a Fase (ottobre - dicembre 1942) La guerra sottomarina - 6a Fase (gennaio - maggio 1943) La guerra sottomarina - 7a Fase (giugno 1943 - maggio 1944) La vittoria degli alleati (giugno 1944 - novembre 1945)
Cronologia generale
1939, Settembre    1939, 1 Settembre                       1939, 3 Settembre    1939, 12 Settembre       1939, 14 Settembre    1939, 15 Settembre  1939, 20 Settembre          1939, 22 Settembre    1939, 28 Settembre     1939, 29 Settembre     1939, 4 Ottobre     1939, 17 Ottobre     1939, 23 Ottobre     1939, 25 Ottobre   1939, 5 Novembre   1939, 25 Novembre         1939, 4 Dicembre                1939, 6 Dicembre     1939, 12 Dicembre     1939, 13 Dicembre            1939, 14 Dicembre        1939, 15 Dicembre   1939, 19 Dicembre   1940, 10 Maggio        1940, 13 Giugno    1940, 1 Luglio     1940, 9 Luglio  1940, 10 Luglio  1940, 13 Luglio  1940, 14 Luglio  1940, 16 Luglio    1940, 28 Luglio     1940, 4 Agosto  1940, 8 Agosto  1940, 10 Agosto   1940, 21 Agosto  1940, 2 Settembre  1940, 8 Settembre     1940, 26 Settembre   1940, 29 Settembre   1940, 7 Ottobre  1940, 24 Ottobre   1940, 3 Dicembre         1940, 5 Dicembre    1940, 31 Dicembre   1941, 6 Gennaio   1941, 12 Gennaio     1941, 18 Gennaio  1941, 22 Gennaio       1941, 29 Gennaio    1941, 26 Febbraio     1941, 1 Marzo   1941, 6 Marzo     1941, 25 Marzo    1941, 29 Marzo       1941, 30 Marzo             1941, 1 Aprile                                    1941, 2 Aprile   1941, 4 Aprile   1941, 14 Aprile    1941, 9 Maggio    1941, 14 Maggio       1941, 24 Maggio     1941, 17 Giugno   1941, 24 Giugno   1941, 30 Giugno  1941, 10 Luglio   1941, 25 Luglio   1941, 14 Agosto          1941, 15 Agosto    1941, 19 Agosto    1941, 2 Settembre       1941, 4 Ottobre   1941, 23 Ottobre
La Marine Nationale francese disloca a Casablanca una divisione navale agli ordini del contrammiraglio L.M.J. Sable. La divisione è costituita dai cacciatorpediniere Basque e Forbin e dai sommergibili della 4a Divisione (Argo, Henri Poincaré, Le Centaure, Pascal). Nell’Atlantico meridionale la Marina britannica era organizzata in tale data con il South Atlantic Command, con base a Freetown, al comando del quale era il vice ammiraglio (VA) George H. D’Oyly Lyon. Le forze navali a disposizione del comando erano: 6th Cruiser Squadron (VA G. H. D’Oyly Lyon sul Neptune) – Incrociatore leggero Neptune  (Capitano di vascello (CV) J.A.V. Morse); 9th Cruiser Squadron (CV A. Poland) – Incrociatori leggeri Despatch (CV A. Poland), Dauntless (CV G.D. Moore), Danae (CV A.C. Collinson) e Durban (CV A.H. Maxwell- Hyslop); la nave appoggio idrovolanti Albatross (CV W.G. Andrewes); 2nd Destroyer Flotilla, 4th Division – Cacciatorpediniere Hyperion (Capitano di fregata (CF) L. Nicolson) e Hunter (Capitano di corvetta (CC) L. de Villiers); gli sloop Milford (CV R.L.B. Cunliffe), Bridgewater (CF R.C. Hardy), Auckland (CV J.T. Borrett) e Londonderry (CF Sir T.R. Beevor); 7th Submarine Flotilla – Severn (CC B.W. Taylor) e Clyde (CF W.E. Banks); i pescherecci armati Maple e Redwood. Appena prima lo scoppio della guerra fu trasferita dall’America and West Indies Command al South Atlantic Command la South America Division, con base a Port Stanley (Falklands). La divisione, al comando del CV H. Harwood, era composta da: gli incrociatori pesanti Exeter (CV F.S. Bell) e Cumberland (CV W.H.G. Fallowfield); l’incrociatore leggero Ajax (CV C.H.L. Woodhouse); 2nd Destroyer Flotilla, 4th Division – Cacciatorpediniere Hotspur (CF H.F.H. Layman) e Havock (CF R.E. Courage). Tra il 3 ed il 5 settembre i mercantili tedeschi Carl Fritzen, di 6.594 tsl, e Olinda, di 4.576 tsl, si autoaffondano nell’estuario del Rio de la Plata dopo essere stati fermati dall’incrociatore britannico Ajax. Nei giorni precedenti il presidente americano Roosevelt istituisce la American Defense Zone nel centro dell’Atlantico. In tale zona l’U.S.Navy  aveva il compito di effettuare un “pattugliamento neutrale” finalizzato a scoraggiare le nazioni in guerra dal compiere azioni militari sulle coste delle Americhe. A partire dal 12 settembre la Marina statunitense inizia a controllare il rispetto della zona neutrale impiegando dieci gruppi navali. La Marine Nationale istituisce l’Ammiragliato Antille e pone al comando della nuova struttura operativa l’ammiraglio George A.M.J. Robert. La principale base del comando è Fort de France, nell’isola di Martinica. Il primo convoglio dalla Giamaica diretto in Gran Bretagna salpa da Kingston: è il KJF-1. La Marine Nationale istituisce l’Ammiragliato Africa con giurisdizione nel  tratto di oceano fra Gibilterra e Dakar. L’area di competenza comprende anche le coste occidentali delle Isole Azzorre, Canarie, Capo Verde e Madeira. La nuova struttura viene posta al comando del vice ammiraglio Emmanuel L.H. Ollive, con base operativa a Dakar. Alle dirette dipendenze dell’Ammiragliato Africa viene posto il 5° Squadrone comandato dal contrammiraglio J.H. Moreau e costituito dalla 6a Divisione Incrociatori (Duguay- Trouin e Primauguet), dalla 7a Divisione Incrociatori (incrociatore d’addestramento Jean d’Arc e incrociatore posamine Pluton) e dal grande sommergibile Surcouf. Il sommergibile francese Surcouf, al comando del capitano di fregata Le Gouïc, arriva a Kingston dopo una crociera di sette mesi lungo le coste dell'Africa Equatoriale francese. L'ordine è quello di provvedere alla protezione del convoglio KJ-2, in partenza da quel porto e diretto in Gran Bretagna. Tra il 28 settembre ed il 6 ottobre i piroscafi tedeschi, partiti dai porti dell’America latina, General Artigas, di 11.254 tsl, Monte Pascoal, di 13.870 tsl, Monte Olivia, di 13.750 tsl, Porto Alegre, di 6.105 tsl, e Lübeck, di 3.703 tsl, riescono a raggiungere la Germania dopo avere eluso il blocco navale britannico nell’Atlantico settentrionale. Salpa da Kingston alla volta di Brest il secondo convoglio transoceanico  organizzato dalla Royal Navy. E’ costituito da 25 mercantili ed è scortato anche dal sommergibile francese Surcouf. Arriverà a destinazione il 18 ottobre senza avere subito perdite. Salpa da Kingston il convoglio KJ3 costituito da 45 mercantili diretti in  porti britannici. Il convoglio è sotto la protezione degli incrociatori pesanti Berwick e Perth. Quest’ultimo, australiano, sarà rilevato a metà viaggio dall’incrociatore Effingham. Il sommergibile francese Pascal ispeziona la nave passeggeri italiana Saturnia. Dei 9 passeggeri tedeschi a bordo due vengono fatti prigionieri. L’incrociatore leggero britannico Caradoc ferma nello Stretto di Yucatan la petroliera tedesca Emmy Friedrich, di 4.372 tsl, proveniente dal porto messicano di Tampico, che si autoaffonda. Era stata avvistata in precedenza dall’incrociatore leggero britannico Orion e dal cacciatorpediniere canadese Saguenay. Viene catturato a Ovest di Dakar dai cacciatorpediniere francesi Le Terrible e La Fantasque il cargo tedesco Santa Fé, di 4.627 tsl. Nel 1940 sarà restituito alla Germania. Il cacciatorpediniere Hereward cattura nell’Atlantico centrale il piroscafo Uhenfels, di 7.603 tsl, dopo che questo è stato avvistato da un aereo della portaerei Ark Royal. I sommergibili francesi della 2a Division de Sous-marins [Casabianca (capitano di corvetta Sacaze, capo divisione), Sfax (tenente di vascello Groix), Achille (tenente di vascello Terlier), Pasteur  (tenente di vascello Mertz)] entrano alle 7.30 nel porto di Halifax per dare man forte agli inglesi, a corto di navi-scorta, nella protezione dei convogli tra le coste dell'America ed il 15° meridiano. Il giorno successivo arrivano i sommergibili inglesi; i grossi posamine da 1.520 tonnellate in superficie Seal, Cashalot, Narwhal e Porpoise. Il comandante della 3a Divisione incrociatori da battaglia, di base ad Halifax, riceve i comandanti francesi a bordo dell'Hood. Nave di bandiera del viceammiraglio L. E. Holland. Il convoglio HX-11 diretto in Gran Bretagna prende il mare da Halifax  scortato dai sommergibili francesi Casabianca e Sfax e dalla corazzata Revenge. Il convoglio, la cui velocità è fissata in 9 nodi, è costituito da 45 mercantili disposti su 9 colonne di 5 navi. Nonostante gli sforzi della Revenge a tenere unite le navi, il mare grosso ed il forte vento disperdono quasi subito le navi del convoglio e gli stessi sommergibili. La Revenge, il Casabianca  ed alcuni mercantili si ritrovano il 10 dicembre per poi perdersi di nuovo, a causa del mare di nuovo grosso, e ritrovarsi il 16 quando ormai i Western Approaches sono vicini. Lo Sfax, che ha perso il convoglio il 9, si ricongiunge ad esso il 15. Il convoglio HX-11 si disperde nei pressi di Capo Lizard sotto la protezione della scorta locale. I sommergibili Casabianca e Sfax raggiungono la base di Brest la sera del 18 dicembre scortati dal Commandant Rivière, venuto loro incontro. La corazzata Revenge s'allontana prendendo la testa di un convoglio diretto in Canada. I sommergibili inglesi Seal e Cashalot, salpati da Halifax con il convoglio HXF-11 poco dopo il convoglio HX-11, perdono il contatto con le navi che devono proteggere già dalla prima notte. Mentre il Seal riesce a ricongiungersi ad esse sei giorni dopo, il Cashalot non lo ritrova più. Gli incrociatori Ajax e Cumberland, facenti parte della Division South  America, intercettano nelle vicinanze di Bahia Bianca il piroscafo tedesco in rotta verso la Germania Usukuma, di 7.834 tsl. Questo viene affondato dallo stesso equipaggio. Salpa da Halifax il convoglio HXF-12, di 10 mercantili, scortato dal sommergibile Achille. Nonostante le difficoltà incontrate durante la navigazione a causa del mare grosso, l'Achille non perde mai di vista il convoglio e, al termine della missione, si dirige verso Brest, dove giunge il 22 dicembre. Si combatte la Battaglia del Rio de la Plata tra le unità britanniche del commodoro Harwood e la corazzata tascabile tedesca Admiral Graf Spee. Nello stesso giorno prende il mare, sempre da Halifax il convoglio HX-12, di 35 mercantili, scortato dal sommergibile Pasteur. Durante la navigazione, a causa del maltempo, il Pasteur subisce avarie tali da costringerlo ad abbandonare il convoglio. Rientrerà a fatica a Brest. Questa operazione conclude il tentativo di affidare la scorta dei convogli ai sommergibili. In tutti i casi si rivelarono inadatti per operazioni di questo genere, sopratutto nella stagione invernale, quando il teatro operativo era l'Atlantico del Nord. Un ulteriore tentativo sarà fatto l'estate successiva. I risultati furono altrettanto deludenti e la scorta con sommergibili tra Halifax e la Gran Bretagna fu abbandonata. Salpano da Veracruz per ritornare in Germania il piroscafo Arauca, di  4.354 tsl, e la nave passeggeri Columbus, di 32.581 tsl. L’incrociatore australiano Perth avvista la nave passeggeri, che riesce a fuggire, mentre si trova in pattugliamento nella penisola di Yucatan. L’Arauca  evita la cattura rifugiandosi a Port Everglades, dopo essere stato inseguito fino alle coste della Florida dai cacciatorpediniere statunitensi Benham e Truxtun ed essere stato intercettato dall’incrociatore Orion. Il piroscafo tedesco Düsseldorf, di 4.930 tsl, viene bloccato dall’incrociatore britannico Despatch  a Punta Caldera, all’interno delle acque territoriali cilene. L’incrociatore Hyperion intercetta la Columbus a nord ovest di Cape Hatteras. Per evitare la cattura l’equipaggio affonda la nave. Le autorità olandesi confiscano nel porto di Curaçao i seguenti mercantili tedeschi: Vancouver  (8.269 tsl, rinominato Curaçao), Alemania (1.383 tsl, rinominato St. Maarten), Este (7.915 tsl, rinominato Suriname), Karibia (428 tsl, rinominato St. Eustatius), Henry Horn (3.164 tsl, rinominato Bonaire) e Patricia (3.979 tsl, rinominato Aruba). Il cargo Frisia (561 tsl), anch’esso ormeggiato nel porto, viene incendiato dall’equipaggio mentre il piroscafo Antilla, di 4.383 tsl, in navigazione nei pressi di Aruba, viene intercettato da una nave da guerra olandese. L’equipaggio lo affonda per evitarne la cattura. La petroliera britannica British Petrol, di 6.891 tsl, viene affondata nella parte occidentale dell’Atlantico centro-meridionale, dal corsaro tedesco Schiff 21/Widder al comando del capitano di vascello von Ruckteschell. Il corsaro tedesco Schiff 10/Thor, al comando del capitano di vascello Kähler, da poco giunto nell’Atlantico meridionale, cattura la motonave olandese Kertosono, di 9.289 tsl, e affonda, sei giorni dopo, il piroscafo britannico Delambre, di 7.032 tsl. Il Thor affonda, nella stessa area, il piroscafo belga Bruges, di 4.983 tsl. Il Widder affonda, nell’Atlantico centro-meridionale, il mercantile britannico Davisian, di 6.433 tsl. Il Widder affonda, sempre nella stessa area, il mercantile britannico King John, di 5.228 tsl. Il Thor affonda, nell’Atlantico meridionale, il mercantile britannico Gracefield, di 4.631 tsl. Il Thor affonda, sempre nella stessa area, il mercantile britannico Wendover, di 5.489 tsl e, l’indomani, l’olandese Tela, di 3.777 tsl. Dal momento dell’entrata in azione il Thor totalizza affondamenti per 25.911 tsl. Il Thor entra in contatto con gli incrociatori ausiliari britannici. Nel corso dello scontro danneggia gravemente l’Alcantara, comandato dal capitano di vascello Ingham, subendo lievi danni che non pregiudicano il proseguimento della missione. L’Alcantara dovrà recarsi a Rio de Janeiro per eseguire le necessarie riparazioni. Il Widder affonda, nell’Atlantico centro-meridionale, la petroliera norvegese Beaulieu, di 6.114 tsl. Il Widder affonda, sempre nella stessa area, il piroscafo olandese Oosplein, di 5.059 tsl. Il Widder affonda, sempre nella stessa area, il piroscafo fillandese Killoran, di 1.817 tsl, noleggiato dai britannici. Il Widder affonda, sempre nella stessa area, il mercantile britannico Anglo Saxon, di 5.596 tsl. Il Widder affonda, sempre nella stessa area, la petroliera britannica Cymbeline, di 6.317 tsl. Il Widder affonda, sempre nella stessa area, il mercantile greco Antonios Chandris, di 5.866 tsl. Cattura inoltre la petroliera norvegese Krossfonn, di 9.323 tsl, che invia a St. Nazaire con a bordo un equipaggio tedesco. Dal 13 giugno il Widder ha affondato nell’area occidentale dell’Atlantico centro-meridionale ben 9 mercantili, per un totale di 49.321 tonnellate di stazza lorda. L’incrociatore ausiliario canadese Prince Robert cattura la motonave tedesca Weser, di 9.179 tsl, nei pressi di Manzanillo (Perù). Il corsaro tedesco Thor affonda nell’Atlantico centro-meridionale la grande nave appoggio baleniere Kosmos, di 17.801 tsl. Il Thor affonda, sempre nella stessa area, il piroscafo britannico Natia, di 8.715 tsl. Il piroscafo tedesco Helgoland lascia il porto colombiano di Puerto Colombia, riuscendo a raggiungere il 30 novembre St. Nazaire. I mercantili tedeschi Idarwald, di 5.033 tsl, e Rhein, di 6.031 tsl, salpano da Tampico per cercare di raggiungere un porto francese. L’Idarwald viene inseguito dal cacciatorpediniere statunitense Broome a cui si unisce poi l’incrociatore britannico Diomede. Il 5 dicembre l’equipaggio affonda la nave vicino alle coste meridionali di Cuba. Il Rhein viene accompagnato dal cacciatorpediniere statunitense Simpson fino allo Stretto della Florida, dove la cannoniera olandese Van Kingsbergen lo intercetta. I marinai tedeschi incendiano il mercantile prima di abbandonarlo vicino alla costa cubana. Il relitto viene definitivamente affondato dall’incrociatore leggero britannico Caradoc. Il corsaro tedesco Thor si scontra con l’incrociatore ausiliario britannico Carnarvon Castle, di 20.122 tsl, a Sud Est di Rio de Janeiro, danneggiandolo. La successiva ricerca condotta dagli incrociatori britannici Cumberland, Enterprise e Newcastle risulterà senza esito. I corsari Schiff 36/Orion e Schiff 45/Komet si danno appuntamento nell’atollo di Lamatrek, dove trovano anche le navi rifornimento Regensburg ed Ermland. Il corsaro tedesco Schiff 41/Kormoran, al comando del capitano di corvetta Detmers, affonda nell’Atlantico meridionale il mercantile greco Antonis di 3.729 tsl. Il corsaro tedesco Schiff 33/Pinguin cattura nell’Antartico, tra il 12 e il 13 gennaio, le navi appoggio baleniere Ole Wegger di 12.201 tsl, Solglint di 12.246 tsl , Pelagos di 12.083 tsl e 11 baleniere delle classi Pol e Star, in totale 3.417 tsl. Tutte vengono inviate con equipaggi di preda nei porti francesi del Golfo di Biscaglia, dove furono scaricate anche 22.200 t di olio di balena. Il Kormoran affonda, sempre nella stessa area, la petroliera British Union di 6.987 tsl. Al comando dell’ammiraglio Lütjens salpano da Kiel, diretti nell’Atlantico centro-settentrionale, gli incrociatori da battaglia Gneisenau e Scharnhorst. La squadra tedesca rientrerà a Brest il 22 marzo dopo avere mandato a fondo ventidue mercantili nemici, per un totale di 115.622 tsl, ed essere sfuggita alla caccia di diverse squadre navali britanniche. Sempre il Kormoran affonda il mercantile Eurylochus, di 5.723 tsl, carico di aerei, e la carboniera Afric Star, di 11.900 tsl. La Royal Navy diede la caccia al corsaro tedesco, senza successo, con gli incrociatori pesanti Norfolk e Devontshire e l’incrociatore ausiliario Arawa. Muore a seguito di un incidente aereo tra Parigi e Strasburgo l'ammiraglio  tedesco Lothar von Arnauld de la Perière, inviato da Raeder a Brest già dai primi mesi dell'occupazione tedesca a gestire i rapporti di collaborazione con la Marina francese dell'ammiraglio Darlan. La motonave italiana Himalaya, di 6.240 tsl, salpa da Massaua diretta a Rio de Janeiro, dove arriverà il 4 aprile 1941. Iniziata sin dai primi mesi di guerra, la Battaglia dell'Atlantico viene ufficialmente così chiamata quando Winston Churchill scrive: “In view of various German statements, we must assume that the Battle of Atlantic has begun”. Il corsaro tedesco Thor affonda nell’Atlantico centrale la nave passeggeri britannica Britannia, di 8.799 tsl, e la motonave svedese Trolleholm, di 5.047 tsl, in navigazione per conto della Marina britannica. Il sommergibile italiano Perla viene rifornito di carburante nell’Oceano Indiano dal corsaro tedesco Atlantis dopo essere salpato da Massaua insieme ai sommergibili Guglielmotti, Ferraris e Archimede per dirigersi a Bordeaux, doppiando Capo di Buona Speranza. Il Guglielmotti, il Ferraris e l’Archimede saranno riforniti di carburante fra il 16 ed il 17 aprile dal Nordmark  nell’Atlantico meridionale. Tutti i sommergibili raggiungeranno il porto francese tra il 7 e il 20 maggio. Le autorità statunitensi confiscano i patrimoni tedeschi negli Stati Uniti e ben 31 mercantili danesi, italiani e tedeschi ormeggiati a New York, per un totale di 179.099 tsl. Le navi confiscate sono: danesi: piroscafo Sicilien, di 1.654 tsl; italiane: i piroscafi Ada, di 5.234 tsl, Alberta, di 6.131 tsl, Antonietta, di 4.423 tsl, Arsa, di 5.441 tsl, Aussa, di 5.441 tsl, Belvedere, di 6.889 tsl, Clara, di 6.131 tsl, Confidenza, di 6.458 tsl, Mongioia, di 6.113 tsl, Dino, di 5.592 tsl, Euro, di 4.687 tsl, Giuan, di 5.473 tsl, Guidonia, di 5.060 tsl, Ida Zo, di 4.035 tsl, Ircania, di 4.815 tsl, Laconia, di 5.922 tsl, Mar Glauco, di 4.690 tsl, Monfiore, di 6.113 tsl, Pietro Campanella, di 6.140 tsl, San Leonardo, di 4.657 tsl, San Giuseppe, di 5.074 tsl, Santa Rosa, di 3.024 tsl, Villarperosa, di 6.255 tsl, Vittorin, di 1.910 tsl, la motonave Leme, di 8.059 tsl, le petroliere Brennero, di 4.946 tsl, Colorado, di 5.039 tsl, il piroscafo passeggeri Conte Biancamano, di 23.255 tsl; tedesche: la motonave Arauca, di 4.354 tsl, la petroliera Pauline Friederich, di 4.645 tsl. Nel porto di Callao, Perù, le motonavi tedesche Leipzig, di 5.898 tsl, e Monserrate, di 5.578 tsl, si autoaffondano mentre la motonave danese Irland, di 3.173 tsl, viene catturata. Nel porto di Guyaquil, Ecuador, si autoaffonda il piroscafo Cerigo, di 1.120 tsl. Rientrerà in servizio, dopo essere stato recuperato e riparato, con il nome di 24 de Mayo. Nel porto di Maracaibo, Venezuela, si autoaffondano le petroliere italiane Alabama, di 6.725 tsl, e Dentice, di 5.281 tsl. Nel porto di Paita, Perù, si autoaffonda la motonave tedesca Friesland, di 6.310 tsl. Nel porto di Puerto Cabello, Venezuela, si autoaffondano il piroscafo tedesco Sesostris, di 3.967 tsl, e le petroliere italiane Jole Fassio, di 5.169 tsl, Teresa Odero, di 8.196 tsl, e Trottiera, di 6.205 tsl. La cisterna italiana Bacicin Padre, di 5.591 tsl, viene invece catturata. Nel porto di Puntarenas, Costa Rica, si autoaffondano il piroscafo tedesco Eisenach, di 4.323 tsl, e la motonave italiana Fella, di 6.072 tsl. L’Eisenach sarà recuperato e rinominato Ultramarino. Nel porto di Puerto Limon, Costa Rica, viene catturato il peschereccio tedesco Stella, di 174 tsl. Nel porto di Cartagena, Colombia, vengono catturate le petroliere italiane Anteo, di 6.772 tsl, e Rapallo, di 5.812 tsl. Nel porto di Ciudad Trujillo, Honduras, viene catturato il peschereccio tedesco Quisquay, di 196 tsl. Nel porto di Tampico, Messico, vengono catturate le petroliere italiane Americano, di 7.008 tsl, Atlas, di 2.005 tsl, Fede, di 7.884 tsl, Genoano, di 6.067 tsl, Lucifero, di 4.000 tsl, Marina O., di 5.480 tsl, Stelvio, di 6.969 tsl, Tuscania, di 6.904 tsl, Vigor, di 6.511 tsl e la cisterna tedesca Orinoco, di 9.960 tsl. Questa sarà recuperata dagli statunitensi e rinominata Puebla. Nel porto di Veracruz, Messico, viene catturata la petroliera italiana Giorgio Fassio, di 7.096 tsl, e il piroscafo tedesco Hameln, di 4.351 tsl. Quest’ultimo fu in seguito rinominato Oaxaco. Nel porto di Montevideo, Uruguay, viene catturato il mercantile italiano Adamello, di 5.785 tsl. Intercettate dall’incrociatore ausiliario canadese Prince Henry le motonavi tedesche München, di 5.619 tsl, e Hermonthis, di 4.833 tsl, si autoaffondano vicino al porto peruviano di Callao. Lo Schiff 10/Thor affonda nell’Atlantico centrale dopo un cruento combattimento l’incrociatore ausiliario Voltaire, di 13.301 tsl. Al termine dell’azione saranno salvati 197 uomini. Il corsaro tedesco Schiff 16/Atlantis, al comando del capitano di vascello Rogge, affonda nell’Atlantico meridionale la nave egiziana Zamzam, di 8.299 tsl. Al termine dell’azione tutti i passeggeri saranno recuperati; tra questi ci sono 138 statunitensi. Scompare nell'Atlantico settentrionale il comandante tedesco Fritz Julius Lemp, insieme al suo sommergibile U-110, in seguito ad un attacco delle navi scorta Aubrietia, Bulldog e Broadway. Il corsaro Atlantis, operando nel periodo dal 14 maggio al 22 giugno a sud dell’isola di St. Helena, affonda i piroscafi britannici Rabaul, di 6.809 tsl, Trafalgar, di 4.530 tsl, Tottenham, di 4.762 tsl, e Balzac, di 5.373 tsl. Durante la sua crociera, nella notte fra il 16 ed il 17 maggio, l’Atlantis si trovò a passare a soli 4 miglia dalla nave da battaglia britannica Nelson e dalla portaerei Eagle, senza essere avvistato. L'incrociatore da battaglia Hood viene  affondato da una salva della corazzata tedesca Bismark. Il viceammiraglio L. E. Holland scompare con la sua nave. L’incrociatore ausiliario Pretoria Castle intercetta nella parte orientale delle Antille il piroscafo da carico Desirade, di 9.645 tsl. L’incrociatore pesante London incontra nell’Atlantico meridionale il violatore di blocco tedesco Babitonga, di 4.422 tsl, proveniente da un porto brasiliano. L’incrociatore leggero Dunedin ferma a St. Paul il piroscafo Ville de Tamata, di 4.993 tsl. La motonave tedesca Hermes, di 7.209 tsl, si autoaffonda a nord ovest di St. Paul dopo essere stata intercettata dall’incrociatore britannico Canton. Il piroscafo tedesco Erlangen, di 6.101 tsl, si autoaffonda a sud est dell’estuario del Rio de la Plata dopo essere stato intercettato dall’incrociatore britannico Newcastle. Il nuovo cacciasommergibili statunitense PC-457 affonda vicino all’isola di Puerto Rico in seguito alla collisione con il mercantile Norluna. Nel periodo dal 14 al 19 agosto il corsaro tedesco Schiff 45/Komet affonda nell’area delle Isole Galapagos i piroscafi britannici Australind, di 5.020 tsl, e Devon, di 9.036 tsl. Il Komet cattura anche il mercantile olandese Kota Nopan, di 7.322 tsl. Questo viene inviato in Francia con un equipaggio da preda perché carico di 1.200 t di manganese e zinco, 1.500 t di gomma e 2.800 t di sagù, un amido estratto da diverse specie di palma ed utilizzato come alimento. Arriverà a destinazione il 14 novembre. Il mercantile tedesco Norderney, di 3.667 tsl, si autoaffonda nell’estuario dell’Amazzonia dopo essere stato intercettato dall’incrociatore britannico Despatch e dall’incrociatore ausiliario Pretoria Castle. Il sommergibile italiano Enrico Tazzoli, al comando del capitano di  corvetta Fecia di Cossato, affonda a sud ovest di Freetown la petroliera norvegese Sildra, di 7.313 tsl, proveniente da Curaçao. Entrano in esercizio nel porto di Lorient i primi bunkers costruiti a protezione dei sommergibili in riparazione. Sono i Keroman I e Keroman II, lunghi 80 m, larghi 14 m e profondi, sotto terra, 20 m. Possono consentire di lavorare, contemporaneamente , su 12 battelli. Successivamente verrà realizzato un terzo bunker, il Keroman III, che entrerà in servizio nel 1943. Esso comprendeva 7 bacini coperti più le officine di riparazione. Il Keroman IV, capace di ricevere 24 sommergibili, verrà iniziato nel 1944 e mai completato. In seguito ad una collisione con l’incrociatore Almirante Brown affonda in prossimità della Terra del Fuoco il cacciatorpediniere argentino Corrientes. Il sommergibile tedesco U-170 affonda vicino alle coste del Brasile il cargo brasiliano Campos, di 4.663 tsl.
la battaglia dell’atlantico (1939 - 1945) la battaglia dell’atlantico (1939 - 1945) Profilo, pianta e vista frontale delle unità della classe "Revenge" Lothar von Arnauld de la Perière Fritz Julius Lemp L'incrociatore da battaglia HMS Hood nel 1932 (Foto da Wikipedia)
Franklin Delano Roosevelt, 32° Presidente degli Stati Uniti L'incrociatore francese Duguay-Trouin Il sommergibile francese Surcouf nel 1935 L'incrociatore pesante HMS Berwick (65) La nave passeggeri Saturnia L'incrociatore leggero HMS Ajax prima della guerra La nave passeggeri tedesca Columbus L'incrociatore ausiliario tedesco HK Widder L'incrociatore da battaglia tedesco Gneisenau Il sommergibile Enrico Tazzoli il 13 ottobre 1936 dopo il varo presso il cantiere OTO di Muggiano Pagina 1 Pagina 1 Pagina 2 Pagina 2 Pagina 1 Pagina 1 Pagina 2 Pagina 2