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Daniele Ranocchia
Ammiraglio designato d’Armata (1879 - 1959)
Nato a Livorno il 12 agosto 1879 ed entrato nell'Accademia Navale nel 1896, Wladimiro Pini viene
nominato guardiamarina nel 1899. Dopo varie destinazioni a bordo di unità navali, viene prescelto
per imbarcare sul Vettor Pisani, sul quale, con il grado di sottotenente di vascello, compie la
campagna del 1903 - 1904 nei mari dell'Estremo Oriente.
Rimpatriato, viene imbarcato sulla Vittorio Emanuele prima, sulla Sardegna poi.
Successivamente, promosso tenente di vascello, viene destinato all'Accademia Navale come
insegnante di balistica ed impiego di armi.
Durante la Prima Guerra Mondiale si distingue al comando della torpediniera 11PN e del
cacciatorpediniere Ardente, meritando una medaglia di bronzo al valore militare. Finita la guerra
viene assegnato alla Commissione interalleata di controllo della Germania. Successivamente
ricopre il ruolo di Sottocapo di S. M. dell'Armata e di coadiutore all'Istituto di Guerra Marittima.
Nel 1924 gli viene affidato il comando del Mirabello, con il quale effettua una crociera di
circumnavigazione dell'Europa, giungendo fino a San Pietroburgo.
Tra il 1926 ed il 1931, con il grado di capitano di vascello, ricopre gli importanti incarichi di Capo
di Gabinetto del ministro della Marina, di comandante del Trento, di esperto alla Conferenza
Navale di Londra del 1930 e di Capo di S. M. della Squadra. Da ammiraglio ricopre per due volte
la carica di Sottocapo di S. M. della Marina, diventa comandante della 3a Divisione Navale e, nel
1936, delegato alla 2a Conferenza Navale di Londra, quando ottiene la promozione ad ammiraglio
di squadra e la destinazione alla Conferenza di Parigi nel 1937 per i Patti di Nyon.
Negli anni 1938 - 1939 è al comando della IIa Squadra Navale. Per ragioni di anzianità e di avvicendamento, nel settembre 1939 lascia il
comando della Squadra ed assume quello del Dipartimento Militare Marittimo del Basso Tirreno, con sede a Napoli. Nel frattempo viene
promosso designato d'Armata e nominato senatore del Regno.
Alla data dell'8 settembre 1943 viene sorpreso in territorio occupato dai tedeschi ma si astiene da qualsiasi forma di collaborazionismo.
Finita la guerra fa parte della commissione d'inchiesta sulle cause della perdita delle navi. Successivamente viene chiamato a presiedere la
Commissione di revisione dei procedimenti di discriminazione.
Nonostante l'intensa attività Wladimiro Pini trova il tempo per collaborare, negli anni dal 1912 al 1920, alla Rivista Marittima. I numerosi
articoli coprono gli argomenti di balistica, impiego delle artiglierie, politica navale ed arte militare. Dal tedesco e dall'inglese traduce 12
volumi di storia della Prima Guerra Mondiale, preparando anche un saggio originale sulla battaglia dello Jutland. La sua ultima fatica è del
1951, quando traduce dal tedesco l'opera dell'ammiraglio Assman "Anni fatali per la Germania". Si spegne il 19 gennaio 1959 nella sua
città natale.