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Vascello
HMS Victory
1765
Royal Navy
Sir Thomas Slade
Chatham Dockyard nel Kent
23 luglio 1759
7 maggio 1765
Lunghezza
= 62,8 m
Larghezza
= 16,0 m
Immersione
= 6,8 m
Dislocamento
= 3.500 t
Superficie velica
= 3.000 m2
30 - 32 lb sul ponte inferiore
28 - 24 lb sul ponte principale
30 - 12 lb sul ponte di coperta
10 - 6 lb a poppa
2 - 68 lb sul castello di prora
850 tra ufficiali e marinai
Viene varata e ormeggiata fuori del bacino per il completamento. Si scopre che ha uno
sbandamento permanente a dritta. Per raddrizzare il vascello occorrono 38 t di zavorra
addizionale. Il costo della costruzione ha raggiunto la somma di 63.176 sterline.
Entra in servizio.
Viene ordinata la costruzione.
Caratteristiche principali
Il Victory è la quinta nave della marina britannica con questo nome. La prima, varata nel 1559, fu la nave di bandiera di Sir John
Howkins nello scontro in cui l'Armada spagnola fu sconfitta nel 1588.
Il nuovo vascello ha partecipato alla battaglia di Ushart nel 1778 e, nel 1793, alla presa di Tolone. L'anno successivo ha partecipato alle
operazioni contro la Corsica. Nell'assedio di Calvi furono sbarcati dal Victory uomini e cannoni al comando del capitano Horatio Nelson,
che perse la vista da un occhio per una ferita subita durante l'assedio.
Nel 1797, comandato dall'ammiraglio Sir John Jevis, il Victory prese parte alla battaglia di Capo St. Vincent dove, molto del successo
della flotta britannica fu dovuto all'azione del commodoro Nelson, al comando del HMS Captain.
Il 21 ottobre 1805 il Victory partecipò alla battaglia di Trafalgar, dove furono sconfitte le flotte combinate di Francia e Spagna. La tattica
di Nelson confuse il nemico e, delle sue 33 navi, 18 furono prese, 4 scapparono, per essere poi riprese due settimane dopo, mentre le
rimanenti raggiunsero Cadiz fortemente danneggiate.
Dopo la battaglia il Victory fu sottoposto ad estese manutenzioni e ritornò rapidamente in servizio, per essere impiegato fino al 1812.
Nel 1824 divenne nave di bandiera del comando della base di Portsmouth. Compito che conserva a tutt'oggi. Fino al 1922 il Victory è
stato ormeggiato nella baia di Portsmouth per essere poi in quell'anno completamente restaurato alle condizioni in cui era nel periodo
della battaglia di Trafalgar.
E' tutt'ora regolarmente iscritto nel naviglio attivo della Royal Navy ed è possibile visitarlo presso il bacino n. 2 dell'arsenale di
Portsmouth UK.
Breve cronistoria
Viene impostata nel Chatham Dockyard nell'Old Single Dock.
Prende parte alla battaglia di Ushant contro la flotta francese sotto l'insegna dell'ammiraglio
Keppel.
Partecipa alla battaglia di Capo St. Vincent contro la flotta spagnola sotto l'insegna dell'ammiraglio
John Jervis.
Viene sottoposto a grandi lavori di ricostruzione a Chatam fino all'aprile 1803. Il costo di tali lavori
è di 70.993 sterline.
Da tale data e fino all'aprile 1805 presta servizio nel Mediterraneo agli ordini dell'ammiraglio
Horatio Nelson.
Partecipa alla battaglia di Trafalgar contro le flotte riunite di Francia e Spagna come nave
ammiraglia di Horatio Nelson. Quattro giorni prima della battaglia il libro mastro di bordo riporta la
seguente composizione dell'equipaggio: 441 inglesi, 64 scozzesi, 63 irlandesi, 18 gallesi, 3
abitanti delle isole Shetlands, 2 abitanti delle isole del Canale, 1 abitante dell'isola di Man. Tra gli
stranieri figurano: 22 americani, 7 olandesi, 6 svedesi, 4 italiani, 4 maltesi, 3 volontari francesi, 3
norvegesi, 3 tedeschi, 2 svizzeri, 2 portoghesi, 2 danesi, 2 indiani, 1 russo, 1 africano, 9 dalle
isole delle Indie Occidentali.
Da questa data fino al novembre 1812, a più riprese, presta servizio nel Baltico agli ordini del
contrammiraglio Sir James Saumarez.
Da questo anno diventa nave bandiera della base navale di Portsmouth.
Viene speronata dalla nave da battaglia Neptune.
Viene posta nel bacino No. 2 dell’arsenale di Portsmouth.
Inizia il restauro dell’unità alle condizioni in cui si trovava alla battaglia di Trafalgar. Il restauro è
curato dalla Society for Nautical Research.